Senza guardare indietro: AVANTI!

Tutte queste esperienze, dalla diagnosi alla presidenza della bocciofila, mi hanno portato a una domanda fondamentale: "E quindi, adesso, dove vado?".

La risposta che mi sono dato è tanto semplice quanto potente: devo solo andare avanti. 

Non devo più permettermi di rimanere intrappolato a rimuginare sul passato o a paralizzarmi nell'incertezza del presente. Devo agire.

Questo mi ha riportato alla mente un episodio cruciale. 

Mio papà è morto più di vent'anni fa e, per elaborare un lutto così profondo, decisi di rivolgermi a uno psicologo. 

Durante una seduta, lui mi disse una frase che, nelle sue intenzioni, doveva essere illuminante: "È comprensibile che si senta perso. Oggi lei non ha più nessuno che le indica la strada da prendere".

Mi si accese qualcosa dentro. 

Lo guardai e ribattei d'istinto, con una fermezza che sorprese prima di tutto me stesso: "No, non è così. La vita non mi lascia senza una strada, al contrario: mi obbliga ad andare avanti, mettendomi di fronte a un bivio continuo, a innumerevoli alternative. Non c'è più un'unica via tracciata da altri. Adesso, finalmente, tocca solo a me decidere".

Poi, sentii il bisogno di spiegargli cosa mi mancasse davvero, cosa fosse quella sensazione di vuoto che lui aveva interpretato come smarrimento. 

"Quello che mi manca sono le mie radici. Se mi volto indietro, non ho più nessuno che mi parla in milanese, la lingua del mio cuore. Nessuno che mi racconta della mia bisnonna, o che mi trasmette le memorie vivide della Seconda Guerra Mondiale vissuta dalla mia famiglia. Mi manca il suono di quella storia, non la mappa per il futuro".

Inutile dirlo, non sono più tornato da quello psicologo: avevo capito che la mia strada non me l'avrebbe indicata nessuno. 

La mia strada la decido io, giorno per giorno. Lo faccio con la profonda consapevolezza delle mie origini, di chi sono stato e da dove vengo, e con la voglia, quasi la necessità, di continuare a "unire i puntini". 

Non si può tracciare il percorso guardando avanti, ma solo guardando indietro e dando un senso a ogni passo fatto. 

E io intendo continuare a camminare, per avere sempre più puntini da poter unire.


Cerca